Sabato 19 agosto, Gullyracing offre la giornata di Imola ad un super prezzo, grazie alla collaborazione con Caba Moto di Biella. Come non approffittarne?? 8)

Eh si…sembrerà incredibile, ho girato in piste di mezza Europa, dal Portogallo alla Francia, passando per la Spagna, ma a Imola, I-M-O-L-A, unoraequindiciminuti da casa mia, non c’ero mai stata! :oops:

Per essere precisi, avevo fatto nel 2013 2ripeto2 giri, e dopo aver capito che ad Imola si va se-e-solo-se hai sia la testa, che il fisico, che la moto al 100%, decisi che non era cosa. :nooo:

Tanto per capire, non mi ricordavo assolutamente nemmeno da che parte girava, tanto che la settimana prima di sabato, ho iniziato a guardarmi un po’ di on-board per cercare di memorizzare le curve, imparare i famosissimi nomi delle stesse, chiedere consigli su marce e rapporti.

Ma come si sa, finchè non la si vive, non si può capire!

Nel mentre che studiavo il tracciato, Jonny era intento ad effettuare il “trapianto di cuore” alla belvetta, in quanto al Mugello 2 settimane prima il motore ha deciso di abbandonarmi dopo ben 5 giri, costringendomi ad un we da spettatrice. :?

Ok, motore standard montato, tutto sistemato, i nostri buoni intenti di arrivare con calma e tranquillità vanno come al solito in fumo, arriviamo a Imola per cena, ci incontriamo con i romanacci compagni di avventura, e finiamo la serata scaricando il furgone e preparando tutto nel box.

La mattina dopo mi alzo con una bella carica, è da tantissimo tempo che non provo un nuovo circuito, per lo più un circuito con una nomea storica, leggendaria, quasi mitologica!

Imola, un ulteriore tempio della velocità nel cuore dell’Emilia Romagna, un altro diamante d’asfalto che l’Italia può vantare, quasi 5 km tra parco e condomini, 65 anni di storia, di passione, di fascino, circuito teatro della Superbike mondiale e della Formula 1.

E Imola avrà l’onore di essere solcata nientepopodimeno anche da Annette! :moto: :lol3: 

Procedo diligentemente alle iscrizioni e al ritiro del transponder, caffè presso l’hospitality Gully, 4 chiacchiere con gli amici ed è ora del briefing, appuntamento rigidamente necessario per poter accedere alle prove.

Già avevo sentito voci su questo fantomatico briefing, un concentrato di terrore e ansia sparato direttamente nella testa dei piloti da un formale quanto rigido Direttore del circuito….e proprio così è stato! :oops:

Mentre sullo schermo scorre un lento video on-board del circuito, durante il quale capisci veramente i dislivelli e le curve cieche di cui si narra, che in altri video non percepisci -complice la velocità-, il Direttore spiega per filo e per segno tutte sfighe e disgrazie che ti potrebbero succedere punto per punto. Se già ero felicemente agitata e bramosa, dopo questo incontro l’ansia e la preoccupazione pervadono su tutto il mio corpo. :ngh:

Capirò successivamente quanto il Direttore è nella ragione ad adottare questo metodo, proprio per far “abbassare le orecchie” a persone che magari si sentono troppo sicure e spavalde. Ben fatto! :ok:

Il primo turno è alle 9.40, categoria veloci (basandosi sui tempi dichiarati nelle altre piste). Il circuito oltre al rigido briefing, obbliga tutti i partecipanti ad effettuare 2 giri dietro ad un apripista per il primo turno, in modo da ricordare il tracciato e tutti i punti “critici” precedentemente citati.

Mi preparo, ripeto mentalmente le curve da affrontare, ora occhi aperti e attivi, devo captare più informazioni possibili, soprattutto riferimenti “ambientali” per i punti di staccata, fondamentali qui. :ciclope:

Ci si prepara in pit lane dietro l’istruttore, è ora, dentro! http://www.z-italia.org/images/smilies/scimmia.gif

I due giri dietro l’istruttore sembrano più una parata di un raduno moto turistico, forse complici anche le 4 goccioline che stanno cadendo, ma mi permettono di avere tutto il tempo di visualizzare praticamente tutta la teoria finora assimilata. Non guardo quelli davanti a me, ma quello che c’è in giro: cartelli, muretti, ponti, tralicci, cordoli…

Finisco i due giri ed esco, penso che sarà dura prendere confidenza con questa Signora, affascinante e altezzosa, come una nobildonna che ti guarda dall’alto al basso, verso la quale sai già che non potrai mai dare confidenza, perché lei è IMOLA, e tu, caro piccolo pilota, devi sempre stare al tuo posto, che al primo sentore di sfacciataggine, ti mette a sedere con uno sguardo. :ciao:

Ok, nessuna pretesa, figuarti! Sono qui per conoscerla, per tentare un approccio, so che mi concederà un ballo dopo un lungo corteggiamento. :romeoegiulietta:

Il secondo turno cerco di lasciarmi andare un po’ di più, i tempi scendono (ovviamente, abbastanza facile rispetto quelli precedenti :lol3:) comincio a capirci qualcosa e ad avere qualche dubbio, per iniziare a chiedere delucidazioni e consigli a chi ne sa di più.

Per il terzo turno sono declassata, rientro nel gruppo degli Esperti, l’organizzatore è molto attento ad inserire ognuno nel giusto gruppo, ancor di più fondamentale in una pista come questa, dove non è che sia così semplice superare. E’ la formula perfetta per una pista così. :wink:

Mi preparo determinata a far meglio, per tornare nel gruppo con Maria Vittoria, ma un bel scroscio di pioggia blocca i miei intenti. Ma no!!  Doveva piovere verso sera! Che peccato, qui più si gira e più si impara e si migliora, devo continuare il corteggiamento io, non posso stare al box con gli occhi a fessura guardando gocciolone di pioggia cadere! :-x

Bene, la mattina di conclude con ben 5 giri….ottimo direi! :-P

Pranziamo al baracchino del circuito, PESSIMO e COSTOSISSIMO, una bella X per un “a mai più”. :sss:

Per fortuna esce un bel sole che inizia ad asciugare la pista, la pausa un po’ più lunga del solito è perfetta, ci si rilassa e si ride in compagnia di vecchi amici, delle ragazze presenti alla giornata e degli amici di Daidegas, arriva l’orario del mio ingresso che la pista va benissimo, perfettamente asciutta e pettinata.

Voglio migliorare e tornare nel gruppo più veloce, lascio quindi entrare tutti per permettermi di trovare pista libera e fare la mia strada, e così succede, fortunatamente riesco a fare 2 giri puliti, rientro quando raggiungo “il gruppetto”, consapevole di non poter migliorare ulteriormente.

Dai, piano piano oso un po’ di più, ritardo i punti di staccata e provo linee che sento più efficaci.

Concludo la giornata ritornando nel turno dei Veloci, un turno volevo seguire Maria Vittoria ma un commissario mi blocca prima dell’ingresso per salutarmi :-P, l’ultimo ingresso entro con Jonny, e riesco a siglare il mio best lap di giornata, nonostante una lunga scia di filler che limita un po’ la confidenza nella variante del Tamburello.

Porto a casa un dignitoso 2.11.5, dopo un totale di ben 14 giri :-P sono soddisfatta e felice della mia progressione, una giornata veramente positiva! :)

In questi pochi giri, nel mio piccolo, ho capito che:

Imola è una pista affascinante, bellissima, impegnativa e “da pelo”. Confrontandola con le piste in cui sono stata non la metto al primo posto, ma solo per un connubio tra tracciato vero e proprio e modo di affrontarlo: Portimao, che per me è il top, è una pista superlativa, con caratteristiche “simili” a Imola, ma che l’affronti con molta più “spensieratezza” e divertimento.

Imola non mi ha dato questa sensazione: con una nobildonna non trascorri del tempo in maniera spensierata, non ci puoi fare “il cazzone”, ma sei sempre sul “chivalà”, attento a come ti comporti e a come ti poni nei suoi confronti, sia mai la fai innervosire, è una che non te le perdona! Quindi bocia, vola basso e porta rispetto! :sarcastico:

Ed ecco la “mia Imola”:

RETTILINEO DEI BOX: non è un rettilineo, non è dritto, perché lo chiamano così? Da fare tutto in piega, le prime volte quella “finta curva” ti confonde per la variante, non ci si può riposare nemmeno qui!

VARIANTE TAMBURELLO: necessita un riferimento alla propria destra, sinistra-destra-cambio-sinistra-full gas

VARIANTE VILLENEUVE: questo è un punto su cui i novizi possono migliorare molto nell’abbattere secondi, è un punto dove concentrarsi per farla forte, occhio che porta ad allargarsi in uscita: migliorativa

TOSA: a mio parere la curva più semplice del circuito, la punta del “naso” sotto il quale la Signora Imola c’ha la puzzetta: naso all’insù

PIRATELLA: si arriva in salita dalla tosa, qui iniziano i punti “da pelo”, il traliccio aiuta per il punto di staccata, lo scollino solletica lo stomaco, la curva è molto veloce: goduriosa

ACQUE MINERALI: ammetto di non aver ancora capito come farle, posso solo immaginare quanto forte si possa entrare alla prima destra, per poi scalare e affrontare il destra-sinistra di seconda-subito-terza-sennò-impenna: da capire

VARIANTE ALTA: negli on board ho memorizzato i pini marittimi che alti e maestosi ti accompagnano alla tua sinistra verso un veloce destra-sinistra che NON SI VEDE finchè NON CI SEI SOTTO: occhio

RIVAZZA: che dire….portarsi in accellerazione tutto a sinistra per puntare poi il cordolo esterno, mollare sotto il ponte (se non oltre) frenare a moto piegata in discesa per poi buttarla a sinistra….bhe…qui se la si fa per bene crescono direttamente le treccine sul petto, non i peli: ”sti ca$$i”!

VARIANTE BASSA: è una curva che ti porta a dire “se non ci fosse sarebbe meglio” ma se non ci fosse non oso immaginare come si arriverebbe laggiù in fondo al Tamburello! Meglio che ci sia, stretta, angolata, bastardina: spezza ritmo ma necessaria

Ma soprattutto ho capito che i piloti veri che girano veramente forte qui dentro…hanno il cervello fuori asse! :lol5::lol5::lol5:

CONSIGLI:

  • Portatevi un adattatore 380-220, il circuito è costellato di prese rosse
  • Portatevi il pranzo da casa, il baracchino presente nel paddock è a dir poco pessimo :buh:
  • Per i novizi, guardatevi tanti on board, imparate bene il nome delle curve, cercate di capire rapporti e marce adatti alla vostra moto, in modo da arrivare almeno teoricamente preparati. Imola non è una pista da improvvisare
  • Se non siete al massimo sia fisicamente che psicologicamente, lasciate stare Imola. E’ un circuito a cui dare del Voi, che non permette distrazioni o errori. Non si hanno tanti margini come in altre piste.
  • Mentre girate, non badate alle sciure che magari sono fuori in balcone che stanno stendendo il bucato. Di certo loro non badano a voi. :ribaltato:

Ph: Photohouse e Patty e Piero

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