Non sapevo come intitolare questo articolo, ma una delle cose che mi hanno colpito durante la giornata del 13 giugno a Misano, è stato affrontare il mitico curvone in pieno! Senza togliere gas, senza ovviamente toccare il freno, gas completamente aperto e via dentro, fino a prima dei carri. :nooo:

Esattamente come fanno i piloti del civ 600, ma usando 200 cc in meno!:lol:

Si, perché ho avuto la fortuna e l’inaspettato piacere di provare la Kawasaki Ninja 400 del Team Extreme, sapientemente allestita per affrontare la stagione del Campionato Italiano, categoria SSP300. :)

Ero molto curiosa di capire cosa si prova per una persona che come me non ha fatto la “gavetta” con le moto di piccola cilindrata, per poi aumentarla con l’aumentare di esperienza/peso/età, ma è partita direttamente con un 600, sia in strada che successivamente in pista, abituandosi direttamente a pesi e potenze ben diversi da queste “piccoline”. :-D

Che in realtà, almeno fisicamente, non è proprio così piccola (avevo provato sia una kit3 che una Moriwaki, quelle si che erano proprio piccoline!), pur essendo alta 172 cm, gambe busto e braccia non erano assolutamente sacrificate, ma hanno trovato il loro posizionamento corretto.

Ovvio che la stazza e il peso sono ben diverse da un 600, non me ne sono accorta proprio subito (era da ottobre scorso che non salivo in moto), ma l’ho accusato il giorno dopo, non appena salita in sella alla mia R6, che mi è sembrata un “camion” dopo aver passato una giornata con la verdina. (ma che ho poi amato follemente alla prima uscita di curva e primo rettilineo a gas pieno :sbav:).

Temevo la mancanza di cavalli, temevo la mancanza di quel brividino che viene quando inizi a sentire la spinta del motore in uscita di curva, e sì, queste mancanze esistono e sono palesi, ma altri aspetti hanno compensato tutto questo! :)

Intanto la leggerezza: è una moto da 158 kg originale a secco, questa preparata da gara peserà circa 140 kg, rendendola super agile in ingresso e nei cambi di direzione, senza accusare eccessivi trasferimenti di carico in staccata,  pur mantenendo una sensazione di sicurezza e stabilità, dovuta alla geometria del telaio e sicuramente alle sospensioni Bitubo di cui è fornita. L’anteriore c’era e dava sostegno, non sembrava di “non avere la moto in mano” come mi è successo in altre occasioni. :ngh:

 

La NON potenza. Proprio la sua limitata presenza di cavalli (46,2 CV originale), trasmette quella sensazione di ilarità per  la quale quando apri il gas, in qualsiasi fase della curva, in qualsiasi inclinazione della moto, non succede praticamente NULLA! :lol::lol:

Nessuna spinta, nessun fare scorbutico, nessun impeto da domare…niente di niente! Permettendo così aperture di gas assolutamente impensabili con qualsiasi altra cilindrata superiore. Che figata! 8)

Quindi direte, questa moto non va avanti, non è veloce, non ti da quel gusto dell’apertura di gas…sarà una noia mortale! :-|

Ed è proprio qui che ci si sbaglia! Questa moto trasmette un divertimento unico! :cheerleader:

Ok ok, 8 mesi senza moto, che in realtà se andiamo a sommare gravidanza e post sono quasi 2 anni e mezzo, 2 anni lontano da Misano (ultima volta da consapevolmente incinta, quindi col freno a mano tirato), penserete che mi sarei divertita anche con un Booster! :-P

Ovvio che la mia felicità era alle stelle solo per il fatto di essere li, ma credetemi, mi sono veramente divertita tantissimo ad assaporare il piacere della guida, più che il piacere della velocità.

Perché è si bello e adrenalinico andare a più di 260 km/h, ma dura un attimo che quasi nemmeno te ne accorgi. Ma è altrettanto bello (se non più emozionante) staccare dopo il ponte alla prima curva, aspettare la 3°riga bianca per prendere i freni in mano alla Quercia, non mollare assolutamente il gas per immettersi al Curvone, e tenerlo ben aperto fino ai carri! 8)

E’ ovvio che tutto ciò è permesso proprio per le velocità limitate con cui si arriva alle curve, ma bisogna comunque essere tecnicamente preparati per farlo, inserirsi in maniera sostenuta e fluida e aprire il prima possibile.

Il primo turno l’ho fatto praticamente tenendo i “vecchi” riferimenti che avevo col 600, e ovviamente mi sentivo assolutamente impacciata, lenta e inconcludente. :schiaffo:

Quando però ho iniziato a “cancellare” quello che per anni sono stata abituata a fare, e osare sempre di più per capire che è proprio così che bisogna trattare questa piccola, i tempi sono calati, il divertimento si è raddoppiato e i sorrisi erano veri e sinceri. :)

Un’altra considerazione che si è palesata in maniera quasi sconcertante è stato il fatto che con queste moto è quasi vietato sbagliare! Ciò che voglio dire è che se sbagli una marcia, o freni un po’ prima del dovuto, o aspetti un attimo in più prima di iniziare ad accelerare, i secondi aumentano inesorabilmente! In termini di prestazioni, queste moto hanno bisogno di una guida quasi sempre perfetta, senza errori o sbavature, tecnicamente quasi impeccabile. Se con un 600 o ancora più palesemente con un 1000 gli errori vengono perdonati e in qualche modo si riesce a recuperare quasi “subito”, con queste piccole cilindrate l’errore si paga molto di più, e si impiega molto più tempo a pareggiarlo! :ngh:

Dire che mi sono divertita è riduttivo, è stata un esperienza stupenda, e la novità non è stata un impedimento, anzi, ma uno stimolo per scoprire come affrontare la guida di questa categoria di moto.

 

Venderei la mia R6 per prendere un 300 o 400? MAI!

Se avessi la possibilità, la affiancherei? CERTO CHE SI! :fico:

Ma ad un paio di condizioni:

  • Almeno nei circuiti grandi, bisognerebbe girare con piloti della stessa categoria, 300 o 400 che sia. Girando nelle prove libere normali, con la presenza di 600 o 1000 che fanno il tuo stesso tempo, ma in maniera completamente opposta, diventa pericoloso e snervante (anche se ricevere il mega sorpasso prima del curvone che quasi ti spostano, per poi ripassarli tutti subito dopo, è stata una goduria assurda 8))
  • Bisogna pesare poco! Ovviamente se si cerca la prestazione, il tempo e magari pensare alle competizioni, il peso è assolutamente rilevante con queste piccole cilindrate! I 15 kg di differenza con la mia “teamate” di giornata in uscita di curva erano imbarazzanti! :-P

Ci tenevo anche a dire che per chi vuole una due ruote con “poca spesa (di acquisto moto, gomme -Dunlop praticamente infinite- costo pista –nei kartodromi o piccoli autodromi è uno spasso) e  tanta resa” (di divertimento) di prendere seriamente in considerazione questa categoria di moto, preferendole ad esempio alle Ohvale (che tanti consigliano) ma che non mi hanno dato assolutamente lo stesso livello di gusto e goduria di guida.

Concludo ovviamente ringraziando il Team Extreme nella persona di Paolo Caravita che mi ha concesso questa possibilità esclusiva, dandomi in mano con completa fiducia una bestiolina da gara che sono sicura ben figurerà nelle competizioni. :fico:

 

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