In questo articolo ho parlato di come passare dalla strada alla pista. Affrontando il discorso del trasporto della propria moto, come soluzione ideale ho proposto quella di avere un proprio furgone.

Negli anni, siamo passati ad avere un Ducato passo corto-tetto basso, con il cassone “nudo”, senza alcun tipo di accorgimento per trasportare le moto, utilizzando solo cinghie per fissarle, passando per un Ducato più grande e con un minimo di allestimento, nel caso specifico la copertura delle pareti, il pavimento gommato, un “mensolone” sospeso e i fermamoto, fino al nostro ultimo gioiellino, che abbiamo allestito autonomamente per renderlo quasi camperizzato. 

Con le prime due soluzioni , la questione del passare la notte poteva essere la seguente:

 

Se non potevano scaricare le moto, tenda pieghevole da campeggio, lettini/materassini gonfiabili e fuori senza molto riparo, o gazebo con le pareti e letti pieghevoli.

 

 

Se si potevano scaricare le moto, con il furgone più ampio avevamo sufficiente spazio per delle brandine pieghevoli con materasso, restando in furgone al riparo dall’umidità esterna.

 

Negli anni abbiamo acquisito esperienze (affrontando “n” situazioni) sufficienti per avere bene in mente cosa volevamo realizzare con l’ultimo acquisto, e quindi cosa cercare e come allestirlo.

Di seguito illustrerò le nostre esigenze, le nostre scelte per soddisfarle e i lavori eseguiti sul mezzo.

Il mezzo

Nel limite dell’immatricolazione autocarro e della patente B, abbiamo scelto di acquistare il furgone più alto e più lungo possibile in commercio: un Iveco Daily 35c18. Abbiamo inoltre scelto la motorizzazione 3.0 per contenere i costi del consumo e per una maggiore affidabilità durante i lunghi viaggi.

L’allestimento interno: la cabina

Una delle nostre esigenze principali era quella di avere accesso e “comunicare” con i nostri cani durante i viaggi, sia per le brevi tratte di 2-3 ore (dove stavano nel cassone praticamente al buio), ma soprattutto in previsione di lunghi viaggi in Europa (con le nostre cucciolotte siamo andati in Spagna e Francia senza problemi). Per far ciò, abbiamo scelto di sostituire la parete divisoria di serie con una parete costruita ad hoc, fornita di porta apribile sia dalla cabina che dal cassone. La scelta è ovviamente caduta sul legno, abbiamo ricavato le dime perfette delle due parti, ricoperto con le coperte di pile dell’ikea (economiche e facilmente lavorabili), e fissato al pavimento e alla parete con staffe e viti autofilettanti.

Un’altra scelta obbligata dai numerosi km fatti per andare a girare all’estero, e agli inevitabili mal di schiena che ne sono conseguiti, è stata quella di sostituire la panchetta a due posti fissa, con un sedile singolo ammortizzato. Certo, i posti si sono ridotti, ma il confort che regala un viaggio su un sedile del genere è di gran lunga la scelta migliore!

L’allestimento interno: il cassone

Per il retro del furgone, volevamo diventasse quasi un camper, in modo da renderlo più confortevole e vivibile possibile. Abbiamo deciso di NON allestire anche il wc per non portar via troppo spazio di carico, anche se non nascondo che è sempre stato un nostro desiderio. (Soprattutto durante le lunghe trasferte, avere il proprio bagno, per quanto piccolo possa essere, non ha prezzo).

Esigente principali:

  • Capacità di carico: poter caricare 3 moto (4 all’occorrenza) in maniera comoda e funzionale, lasciando spazio per tutti gli accessori di contorno (che noi abbiamo in quantità industriale), con un attenzione particolare alla possibilità di dormire sia con il furgone carico, che vuoto.
  • Coibentazione e insonorizzazione: dormire dentro ad un furgone caldo/fresco e asciutto, con un buon isolamento dai rumori esterni, cambia totalmente il riposo (e di conseguenza le energie per il giorno dopo)
  • Stoccaggio accessori moto e accessori personali (vestiti, attrezzatura varia, complementi per cucinare ecc…)
  • Spazio per una vivibilità anche in caso di maltempo (una su tutte, ricordo una serata/nottata a Le Mans freddissima durante la quale abbiamo cenato e giocato a carte seduti comodamente al calduccio)

 

Regola numero uno: la COIBENTAZIONE e INSONORIZZAZIONE!

Per permettere un massimo confort durante il “soggiorno” in furgone, l’aspetto fondamentale è coibentare al meglio le pareti, il soffitto, il pavimento, senza dimenticare ovviamente le portiere.

Senza coibentazione, la lamiera pura e cruda risulta essere un cumulatore di gelo durante le notti più rigide e di calore durante le giornate più afose.

Per prima cosa, abbiamo improntato e cablato tutto l’impianto elettrico interno, in modo da avere le canaline per il passaggio dei cavi nascoste all’interno della pannellatura, 4 prese (2 per lato), un quadro elettrico unico e l’uscita per il collegamento al paddock.

Oltre alle prese elettriche, abbiamo impostato anche le luci, scegliendo 2 punti centrali a soffitto, e 2 strisce di led attivabili tramite telecomando.

Una volta fatto ciò, abbiamo individuato la posizione del letto e rinforzato la parte dove è stato fissato.

Abbiamo rivestito completamente il cassone con lana di roccia, schiuma poliuretanica e pannelli in legno marino (quelli usati per le barche, leggeri e facilmente lavorabili, anche in curvatura), e una speciale pellicola autoadesiva in poliuretano per le piccole parti. (ad esempio la cappelliera)

Non dimenticandoci il pavimento, su cui abbiamo lasciato un alloggiamento per permettere di nascondere la pedana per caricare le moto, compreso di copertura dei passaruota removibili.

Dal punto di vista estetico, le pareti sono state dipinte con pittura lavabile, mentre il pavimento è stato ricoperto con pvc finto legno, leggero, funzionale e facile da pulire.

Capacità di carico

Abbiamo scelto di fissare delle barre sia a pavimento che a parete, che ci hanno permesso di avere un sistema di fissaggio in più punti, comodo e amovibile. Grazie agli anelli che si possono posizionare dove si vuole lungo tutta la barra, e all’occorrenza si possono anche togliere, in ogni punto dello spazio di carico c’è la possibilità di fissaggio con cinghie.

Le barre verticali le abbiamo posizionate con l’intento di poter fissare il letto quando lo si posiziona a metà altezza, con moto caricate, per renderlo stabile durante il sonno.

Abbiamo posizionato a terra 2 fermaruota opportunamente modificati (per motivi di spazio), e predisposto un 3° posto “plug&play”, che ci permette nel momento di bisogno di fissarne un terzo solo utilizzando viti autofilettanti.

Come detto, per la pedana abbiamo utilizzato un asse da muratore con applicate delle strisce antiscivolo, che viene nascosta sotto il pavimento una volta non utilizzata.

Stoccaggio

Si sa, quando si viaggia, soprattutto per più giorni, le cose che si devono portare via non bastano mai! Dai vestiti, ai prodotti per la cura della persona, tutti quegli oggetti per il “non si sa mai” (medicine, primo soccorso, carta igienica ecc…).

Oltre a tutta l’attrezzatura specifica per andare in moto, basta pensare alle tendine parasole (che per un furgone sono enormi, e indispensabili se si staziona per più giorni, per combattere freddo o caldo), accessori per il campeggio (tavolo, sedie, gazebo), tutto l’occorrente per cucinare (spesa compresa), senza dimenticare l’immancabile macchinetta del caffè (indispensabile all’estero!).

Dove mettere tutta questa roba?

Oltre la cappelliera già citata, usata per lo più come “ripostiglio” per le cose fisse sempre presenti, abbiamo scelto di fissare a terra un armadio in plastica (quelli da esterno) e una cassettiera in metallo, robusta e resistente. Ovviamente con viti autofilettanti maschio-femmina, sempre per permettere di essere tolte e rimesse con facilità e rapidità.

Senza dimenticare appendiabiti e ganci vari, utilissimi per ottimizzare lo spazio e mantenerlo in ordine durante il soggiorno.

Spazio per la vivibilità

Abbiamo installato un tavolino ribaltabile utilissimo come piano di appoggio, acquistato mini sgabelli pieghevoli (per l’utilizzo all’interno).

Per quanto riguarda il soggiorno notturno, abbiamo scelto la formula del letto a soffitto che si abbassa all’occorrenza perché, sfruttando l’altezza del mezzo (e non le pareti laterali come fanno in molti), abbiamo mantenuto inalterato il volume di carico “a terra”, permettendo la possibilità di utilizzo sia a furgone carico che vuoto, con un confort assoluto (grazie alle doghe in legno e al materasso da 160 cm, su cui ci dormivamo comodamente in 2 – un po’ meno comodamente anche in “4”, quando pelose incluse 😛 )

Riscaldamento

Cosa utilizzare per regolarizzare la temperatura interna? Si, potevamo usare un webasto, ma la spesa a nostro parere era inutile per l’utilizzo che ne avremmo fatto noi, e quindi abbiamo deciso di utilizzare la stufetta elettrica per scaldarci nei periodi più freddi, e un condizionatore portatile per rinfrescarci in estate, tenendo presente che spesso, nelle giornate in pista più calde, le nostre pelose se ne stavano beatamente al fresco in furgone!

Tipologia di immatricolazione

Non abbiamo scelto di modificare l’immatricolazione da autocarro a camper per una serie di motivi, i principali sono 2:

  • Per poter essere un camper, ci sono delle condizioni fisse che a noi non servivano, e anzi, toglievano spazio ( 2 posti a sedere, cucina fissa e bagno)
  • Un mezzo immatricolato camper, ha delle rigide restrizioni riguardo a quello che puoi caricare, e ovviamente per il nostro utilizzo noi abbiamo preferito avere la capacità di carico piuttosto che uno “sconto” su bollo e assicurazione

Il costo-il tempo

Sinceramente? Non lo abbiamo calcolato!

Anche perché se avessimo realmente saputo quante ore ci avremmo lavorato e quanti soldi avremmo speso, non credo avremmo nemmeno iniziato!

Giusto per darvi un idea, come spesa siamo sui 6.000 €, come ore….TANTE!

 

Conclusioni

Non pensare che avventurarsi nell’allestimento di un furgone sia cosa semplice, veloce ed economica…Anzi!

Tutto quanto sopra citato (e tanti altri piccoli “segreti”), sembrano soluzioni semplici e ovvie, alcune quasi banali, ma sono state pensate e progettate a tavolino prima di ogni intervento, in modo da rendere questo spazio il più funzionale e adattabile possibile.

C’è da dire che ce lo siamo cuciti addosso, ottenendo un mezzo praticamente perfetto per noi e le nostre esigenze! Quanti soldi risparmiati per l’albergo, quanto è stato piacevole dormire sul NOSTRO lettone, avere tutto sottomano, avere una facilità di carico e scarico come poche, lo abbiamo veramente amato tanto il nostro super Daily!

Ora è stato venduto, con l’arrivo della piccola le nostre esigenze sono cambiate radicalmente, e non vi nascondo che mi mancherà veramente tanto, la nostra casetta mobile. :cuore: 

 

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