“Vai forte, per essere una donna!”

Ebbene sì, questa frase me la sono sentita dire un bel po’ di volte. E in questo articolo vorrei spiegare il mio punto di vista riguardo al rapporto uomini/donne in pista.

Sia chiaro, hanno cominciato a dirmelo solo ultimamente, quando i miei tempi sulle piste iniziavano ad essere “decenti”, di certo non agli inizi, quando solo il fatto di essere una ragazza che va in pista, destava curiosità verso il mondo maschile, tanto da portarmi a disegnare una maglietta, che spiegava semplicemente gli sguardi delle persone che incontravo nei paddock (tutti, donne e uomini indistintamente), che con occhi strabuzzati guardavano prima il viso, poi la zona “mediana” per accertarsi che fossi veramente una ragazza, per finire sulle saponette, per pesare il grado di “bravura” del soggetto, come se più si grattano le saponette più si è bravi…

E un po’ gongolavo, ero fiera di far parte di quella piccola percentuale di ragazze che vanno in pista, e mi facevo riconoscere, magari tenendo fuori dal casco la mia lunga treccia rossa, e la ragione era soprattutto perché in fondo, bradipa com’ero, volevo far capire agli altri piloti di avere un po’ di creanza nei miei confronti, come se i ragazzi, vedendo una ragazza lenta in pista, avessero un occhio di riguardo nel sorpassarmi. :o

Ora invece, dopo un po’ di anni, e dopo alcuni episodi un po’ divertenti, un po’ patetici, nei quali proprio vedendomi donna, magari non più tanto bradipa, alcuni ragazzi hanno fatto dei dritti pazzeschi pur di superarmi, rischiando magari anche di cadere, non accettando il fatto di essere più lenti di un pilota appartenente al “gentil sesso”, il mio atteggiamento è cambiato.

E come potete vedere dalle mie foto, la lunga treccia rossa è ben nascosta dentro il casco (in realtà soprattutto per una questione di comodità e sicurezza), le colorazioni scelte per moto e accessori sono “neutre” (complice anche la mia non simpatia per il colore rosa, tipicamente associato al mondo femminile), per non creare “scompensi” di alcun genere verso i maschietti. :lol:

Che poi magari gli vengono una volta fuori dalla pista, magari in zona podio, quando si accorgono che in realtà non sono un uomo, e guardandoli suscitano in me ancora sorrisi, sempre misti tra divertimento e pateticità.

E quindi ecco che qualcuno si avvicina, sfoderando la frase che fa da titolo a questo articolo, che sinceramente non mi ha mai dato né fastidio e né soddisfazione, ma che mi da lo spunto per una riflessione.

In effetti….pensandoci molto bene…gli uomini e le donne…NON SONO UGUALI!

Wow! Ho trovato il Nirvana, la verità assoluta, che finora nessuno aveva mai compreso! :lol:

Le nostre diversità, fatte di genere, di ormoni, di caratteristiche ancestrali nascoste nel nostro dna, si ripercuotono anche negli sport, ovviamente, e anche negli sport motoristici, anche se la “complicità” di un mezzo può creare “confusione”.

Prova assolutamente lampante? La (non) presenza di donne ad altissimi livelli, se non in percentuale infinitamente minore rispetto agli uomini.

C’è chi potrebbe sostenere che è una questione culturale, che ci sono tantissimi bambini messi sulle 2 ruote in tenera età, molti di più delle coetanee femmine, e quindi è fisiologico ci siano più maschi che femmine!

Ma siamo sicuri che sia solo una questione culturale? O che magari effettivamente fisicamente e “ormonalmente” ci siano così tante differenze da portare gli uomini ad avere prestazioni maggiori rispetto alle donne?

In (quasi) tutti gli sport esistono le due categorie ben distinte, e si può vedere che i record mondiali maschili abbiano prestazioni superiore a quelli femminili. Anche in sport “culturalmente” femminili.

Perché nella pallavolo l’altezza della rete nelle competizioni maschili è di 2,43 mt, mentre in quella femminili 2,24 mt? Perché semplicemente gli uomini saltano più in alto delle donne.

Vogliamo parlare prettamente di fisico e “ormoni”?

Non vi sto ad elencare i dati scientifici, facilmente reperibili on line, riassumo dicendo che gli uomini hanno maggior tessuto muscolare, la sua disposizione è diversa, maggiore capacità aerobica, minore massa grassa, arti proporzionalmente più lunghi, e quindi una maggiore potenza e resistenza. Battiti cardiaci diversi, centro di gravità diverso, hanno addirittura bisogno di meno tempo di recupero dopo uno sforzo  rispetto alle donne.

Sono esseri “superiori”? NO! Semplicemente il loro fisico permette prestazioni maggiori. :D

Poi si può parlare di ormoni: il testosterone presente negli uomini in quantità maggiore rispetto alle donne, permette un maggiore sviluppo della massa muscolare, e un diversa “attitude”.

Vogliamo infine ricordare le donne quando hanno quegli sbalzi di ormoni/umore molto simpatici che si manifestano nella sindrome mestruale, addirittura prima durante e dopo! :nooo:

E per esperienza, in quei giorni è tutto maledettamente, fastidiosamente, nervosamente più difficile! :ngh:

Vogliamo andare a trovare anche delle motivazione nei nostri avi, saltando alla preistoria, dove l’uomo usciva per cacciare, rischiare coraggiosamente per il mantenimento della famiglia, e la donna se ne stava nella caverna ad accudire e proteggere i figli, per assicurare una continuazione della specie, delineando quindi due modi diversi di affrontare la vita?

Nono, non serve andare così lontano, basta vedere e analizzare come gli uomini e le donne affrontano diversamente qualsiasi situazione, per capire che anche mentalmente l’approccio è diverso.

Chi è meglio di chi? Assolutamente NESSUNO! :o 

Ma è giusto affermare che ci sono diversità palesi, che la parità dei sessi non esiste, che però l’importante è comprenderle, accettarle, e cercare di valorizzarle al meglio. :ok: 

Quando una donna avrà la consapevolezza di questo, quando inizierà a dare il meglio in relazione a sè stessa, e non per mettersi sempre a confronto e in “competizione” con i “maschi”, potrà vivere queste diversità serenamente e senza tanti sbattimenti inutili! :D

Tutto ciò per dire cosa?

Che la frase più corretta che si può dire in pista ad una ragazza, non è quella del titolo….ma è:

“Vai forte, e sei ANCHE una donna!” :oops: :)

 

 

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2 comments

  1. Finalmente una donna vera che non si nasconde dietro il politicamente corretto e che dice una verità sacrosanta e meravigliosa, in questi ultimi anni il continuare ad affermare la totale uguaglianza tra i sessi ha portato a uno scompenso che da un paio di generazioni ci stiamo portando dietro, complici i media con le pubblicità con le wonder women di turno che durante il ciclo fanno cose, a volte, impossibili per la maggioranza degli esseri umani di qualsiasi genere. È così bella la differenza tra uomo e donna e naturalmente nessuno è migliore dell’altro. Complimenti per la tua intelligenza e forza di carattere che ti fa uscire fuori dal coro, stonato, dei nostri tempi. Ciao

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